sabato 22 marzo 2008

L'uomo e il suo cane: una storia d'amore




Dall’alba dei tempi l’uomo ha avuto al suo fianco questo meraviglioso essere vivente a quattro zampe, e la riconoscenza per questo legame unico è stato celebrato con manufatti artistici molto diversi. dai graffiti, alle statue ai templi. Nell’antico Egitto accompagnavano il loro divino padrone nel viaggio dell’aldilà. Nel nostro tempo sono sempre più presenti nelle famiglie italiane, e sono insostituibili per le persone che vivono sole o che soffrono di disagi psichici. La Pet-therapy è ormai certificata da tanti successi e miglioramenti di situazioni considerate altrimenti disperate.
Fa ben sperare l’ aumento della sensibilità nei confronti dei nostri piccoli amici con campagne che intendono combattere l’abbandono durate le vacanze, oppure la soppressione dei levrieri irlandesi con adozioni, o ancora con l’ordinanza della Regione Toscana che permetterà l’ingresso ai cani in tutti i locali pubblici. Si tratta di piccoli gesti che non riescono a colmare il divario tra l’affetto incondizionato che i nostri animali domestici ci donano giorno dopo giorno, e quanto noi esseri umani, dotati di intelligenza superiore siamo in grado di ricambiare quel regalo d’amore che si esprime attraverso la gioia ogni volta che ritorniamo dopo una assenza anche breve, facendoci sentire assolutamente importanti almeno per quel batuffolo di pelo che ci guarda con occhi traboccanti di vero amore.
Penso che chi non abbia mai posseduto un animale domestico si sia privato di un’esperienza che fa davvero cambiare la vita, il rapporto con un cane , un gatto o altre piccole specie, ha un effetto decentrante rispetto all’egoismo di cui siamo permeati, ci costringe a considerare i bisogni, le aspettative, i possibili pensieri di un Altro, diverso da noi, ma con un cuore grande e forse più del nostro.
Chi maltratta gli animali, chi li tortura, chi li sfrutta per scopi di lucro trattandoli come oggetti a perdere e non come esseri viventi è un criminale, socialmente pericoloso. Non a caso un elemento predittivo della tendenza ai crimini seriali citato dalla letteratura criminologica è la crudeltà nei confronti degli animali in età giovanile, naturalmente non è sufficiente a definire la propensione a diventare un serial killer, occorrono molti altri elementi che non sono adatti in questo articolo dedicato all’amore per gli animali, che può far cambiare la vita di chi ha la volontà di accogliere un dono duraturo.
Senza bisogno di parole, il nostro cane ci sta accanto e non si stacca da noi quando abbiamo un momento di sconforto, quando ci sentiamo depressi, quando sembra che tutto il mondo ci crolli addosso, con il calore del suo piccolo corpo cerca di scaldare il nostro cuore assiderato dall’indifferenza e dal dolore, cerca di consolare la nostra anima afflitta dalla cattiveria che sovrasta le opere di bene.
Alcuni sollevano l’obiezione che chi ama troppo gli animali, non ama abbastanza gli umani e quindi è sostanzialmente un emarginato, un solitario.
A tutti coloro che sostengono questa tesi è utile ricordare che l’uomo è l’unico tra le specie viventi che uccide i suoi simili non per sopravivvenza, ma per altri motivi dal piacere, all’interesse. Nel regno animale, abbiamo molto da imparare in termini di solidarietà di specie, di accudimento dei cuccioli, di legami parentali, di accompagnamento alla morte.
Usiamo le nostri dotazioni intellettuali per migliorare la nostra vita, non per autodistruggerci, il nostro animale domestico rimarrà al nostro fianco, e verrà a trovarci anche quando non ci saremo più in questa vita, continuando a vegliarci con immutato amore.

Foto: Isa, Mizar, 2007
Dedicato a Flocky, scomparso nel 1995 e Mizar con me da sei anni

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