sabato 15 marzo 2008

Cambiare significa conoscersi.

Le parole di un grande uomo e studioso, per riflettere sul cambiamento, quando si è ancora in tempo per percorrerlo…

Dicono che la saggezza per un vecchio consiste nell’accettare rassegnatamente i propri limiti. Ma per accettarli bisogna conoscerli. Per conoscerli, bisogna cercare di darsene una ragione. Non sono diventato saggio. I limiti li conosco bene, ma non li accetto. Li ammetto, unicamente perché non posso farne a meno.

Per capire tutto quello che avrei voluto capire, e mi sono sforzato di capire, ormai è troppo tardi. Ho dedicato gran parte della mia lunga vita a leggere e a studiare un’infinità di libri e di carte, utilizzando anche i più piccoli spazi di una giornata, sin da giovane per “non perdere tempo” (una vera e propria mania, come mi è stato spesso scherzosamente rimproverata dai miei amici che mi conoscono bene). Ora sono giunto alla tranquilla coscienza, tranquilla ma infelice, di essere arrivato soltanto ai piedi dell’albero della conoscenza.

Non ho tratto le soddisfazioni più durature della mia vita dai frutti del mio lavoro, nonostante gli onori, i premi, i pubblici riconoscimenti ricevuti, graditi ma non ambiti e non richiesti. Le ho tratte dalla mia vita di relazione, dai maestri che mi hanno educato, dalle persone che ho amato e mi hanno amato, da tutti coloro che mi sono sempre stati vicini e ora mi accompagnano nell’ultimo tratto di strada.

Norberto Bobbio, De Senectute e altri scritti autobiografici. Einaudi, 1996

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