lunedì 10 marzo 2008

La stupidità non fa cambiare ma è utile

La stupidità è presente in ognuno di noi e sempre più di quello che pensiamo, è infinita e inguaribile, ma secondo alcuni studiosi, ha in sè una funzione evolutiva: può farci compiere atti avventati errori che, una volta riconosciuti, possono portarci ad un nuovo progresso, ad una nuova conoscenza.
" In quanto atteggiamento irrazionale consente all'uomo di accettare sfide che normalmente non accetterebbe. La deviazione dalla stupidità porta alla genialità e all'invenzione di soluzioni innnovative" spiega Francesco Betti autore de "Le strategie della stupidità".
"Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo all'universo ho ancora dei dubbi". Così Albert Einstein definiva un problema antico, quanto irrisolto.
Secondo molti esperti, l'uomo porta in sè la stupidità da sempre, ma cosa si intende per stupidità? Di certo non l'opposto di intelligenza, poichè anche gli intelligenti possono commettere azioni da stupidi senza accorgersene o ammetterlo a se stessi. Una definizione di stupidità arriva dallo storico ed economista Carlo Cipolla: una persona stupida è quella che causa un danno ad un'altra persona o a un gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sè, o addirittura subendo una perdita.
Ma solo alcuni sono stupidi? In realtà no, dicono gli esperti. Forse lo siamo tutti. Secondo Gianfranco Livraghi, ricercatore e autore de "Il potere della stupidità", " si tende ad etichettare come stupidi tutti i comportamenti che non rientrano nei nostri shemi mentali ordinari. Ma pensare che solo gli altri siano stupidi è un circolo vizioso."
Questa "nemica invincibile" è stata a lungo studiata per capire da cosa provenga. "In ambito clinico la stupidità è la malattia peggiore, perchè è inguaribile" spiega Luigi Anolli, docente di psicologia della comunicazione all'Università di Milano-Bicocca. E aggiunge:" Lo stupido è portato a ripetere sempre gli stessi comportamenti perchè non è in grado di capire il danno che fa e quindi non può autocorreggersi".
Uno studio dell'Università inglese di Exeter ha identificato un'area nel cervello, nella regione temporale della corteccia, che si attiva per non ripetere un errore già commesso. Se alla base della stupidità ci fosse un'anomalia di questa regione forse un domani sarà possibile correggerla con un intervento.

Fonte: www.focus.it ; www.adnkronos.com

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