giovedì 20 marzo 2008

Essere sacrestani della propria vita.

Le persone meccaniche, per cui la vita è una speculazione difficile, dipendente da un calcolo accurato di mezzi e di metodi, sanno sempre dove vanno, e raggiungono la meta; essi partono col desiderio ideale di essere sacrestani della propria parrocchia e, a qualunque ceto appartengano, essi riescono a divenire sacrestani e niente più.

Un uomo il cui desiderio sia di diventare qualunque cosa all’infuori di se stesso, riesce a ciò invariabilmente. È il suo castigo. Chi vuole una maschera deve portarla.

Oscar Wilde, De Profundis

1 commento:

daimon ha detto...

Io voglio diventare Papa della mia chiesa... concedetemi la metafora profana!