mercoledì 27 febbraio 2008

Qohélet, 3, 1-11. Per tutto è sotto il cielo una stagione

Per tutto è sotto il cielo una stagione
Per ogni evento un’ora
Un’ora per nascere Un’ora per morire
Un’ora per piantare Un’ora per sradicare
Un’ora per uccidere Un’ora per preservare
Un’ora per abbattere Un’ora per ricostruire
Un’ora per le lacrime Un’ora per le risa
Un’ora per il lutto Un’ora per le danze
Un’ora in cui scagli pietre un’ora in cui le accatasti
Un’ora per braccia che abbracciano un’ora per braccia che si ritraggono
Un’ora per cercarsi Un’ora per lasciarsi
Un’ora per tenere Un’ora per buttare
Un’ora per lacerare, Un’ora per ricucire
Un’ora per tacere Un’ora per parlare
Un’ora per amare Un’ora per odiare
Un’ora per la guerra Un’ora per la pace
Avrà un qualche guadagno
Chi si spende in qualche fatica?
Vedo ai figli dell’uomo
Dio dar carichi da fiaccarli
Bello è l’avvicendersi
Misurato di tutto
E riflettersi il mondo
Nei loro cuori.

Da: Qohélet. Colui che prende la parola, Adelphi, 2001

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