lunedì 18 febbraio 2008

Cambiamento e società

Il cambiamento costituisce il fondamento della dinamica sociale: la società non è mai stata considerata statica, subendo trasformazioni che si susseguono continuamente. Può trattarsi di trasformazioni lente, graduali, quasi impercettibili oppure veloci, scioccanti, sconvolgenti, imprevedibili, implacabili, onnipresenti. Le trasformazioni possono essere molto vaste in dimensione ed intensità, di breve o di lungo termine, con effetti di piccola e grande scala; operano contemporaneamente a livello locale e globale (Pasmore, 1994).
Possiamo definire il cambiamento come un processo continuo che si basa sul saggio uso delle risorse disponibili; prende forma e consistenza nel momento stesso in cui si attua; prevede la prefigurazione del futuro e si attua con forte flessibilità di modelli, attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti e le componenti coinvolte nella situazione e nel sistema di riferimento.
Molto più semplicemente per cambiare occorre agire, intervenire, modificare una situazione che non ci soddisfa, in questo senso è forte la componente dinamica, interattiva che implica come condizione di base l’essere e il sentirsi vitali.

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