venerdì 25 luglio 2008

Ricordiamoci di non portare in vacanza i cattivi pensieri ;-)

"Il terzo giorno, il piccolo Principe parla del pianeta infestato dai baobab. I baobab prima di diventare grandi cominciano con l’essere piccoli e se non si è diligenti ad estirparli, diventano grandi, prendono il sopravvento, mangiano il pianeta e qualsiasi possibilità di sopravviverci.
“Sul pianeta del piccolo Principe ci sono, come su tutti i pianeti, le erbe buone e quelle cattive. Di conseguenza: dei buoni semi di erbe buone e dei cattivi semi di erbe cattive. Ma i semi sono invisibili. Dormono nel segreto della terra fino a che all’uno o all’altro pigli la fantasia di risvegliarsi. Allora si stira, e sospinge da principio timidamente verso il sole un bellissimo ramoscello inoffensivo. Se si tratta di un ramoscello di ravanello o di rosaio, si può lasciarlo spuntare come vuole. Ma se si tratta di una pianta cattiva, bisogna strapparla subito, appena la si è riconosciuta. C’erano dei terribili semi sul pianeta del piccolo Principe: erano i semi del baobab. Il suolo ne era infestato. Ora, un baobab, se si arriva troppo tardi, non si riesce più a sbarazzarsene. Ingombra tutto il pianeta. Lo trapassa con le sue radici. E se il pianeta è troppo piccolo e i baobab troppo numerosi, lo fanno scoppiare.

“E’ una questione di disciplina – mi diceva più tardi il piccolo principe – quando si ha finito di lavarsi al mattino, bisogna fare con cura la pulizia del pianeta. Bisogna costringersi regolarmente a strappare i baobab appena li si distingue dai rosai ai quali assomigliano molto quando sono piccoli. È un lavoro noioso, ma molto facile”.

(…) e così dico: “Bambini! Fate attenzione ai baobab!”

Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Bompiani, 1993

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